L'attività
subacquea lacustre, soprattutto per chi è abituato al mare, riserva molte
sorprese sia dal punto di vista della tipologia delle immersioni (colori,
giochi di luce, composizione del fondale e pareti completamente diversi), sia
per il tipo di vita marina che si incontra.
Il sito
è protetto da boe e la zona di immersione è attrezzata con sagole che
consentono di effettuare percorsi lungo le pareti, anche con
visibilità scarsa.
Il
fondale da un lato è caratterizzato da pendii, rocce e distese di alghe a bassa
profondità (3/15 metri), dove è facile incontrare lucci, persici e grossi
cavedani. Dall'altra parte, e più in basso, si trovano pareti molto suggestive,
che in alcuni punti sono interrotte da terrazze ed in altri si perdono nel
vuoto, in profondità.
L'immersione
è facile e divertente, e offre diverse soluzioni adatte a tutti i
livelli. Particolare attenzione merita la suggestiva statua
in metallo alta più di 3 metri che rappresenta il Cristo degli
abissi, a profondità -15, recentemente restaurata. Infatti si è
svolta, sabato 7 novembre, la cerimonia di riposizionamento nelle acque del
Lago di Garda del “Cristo Silente”, la grande statua in ferro realizzata negli
anni Sessanta dall'artista rivano Germano Alberti, collocata nel 1970 a 18
metri di profondità, a Porto San Nicolò, e recentemente recuperata dopo un
intervento di restauro. Il programma ha previsto, a Porto San Nicolò, la Messa,
quindi il saluto del sindaco Claudio Molinari e delle autorità e il
riposizionamento della statua, con rinfresco finale. La cerimonia, organizzata
dal Gruppo Sommozzatori Riva del Garda e patrocinata dal Comune, è proseguita
nel pomeriggio con il convegno scientifico “A qualcuno piace (più) caldo.
Organismi marini e fenomeni indicatori di cambiamento climatico lungo le nostre
coste”.
La
statua è facilmente raggiungibile grazie a una cima guida dal punto di entrata
o dalla boa posta sulla sua verticale; dal Cristo si diramano poi due
cime, che portano rispettivamente a 27 e 40 metri di profondità,
attraversando varie e interessanti conformazioni rocciose e
anfratti riportandoci poi su un basamento posto a 20 metri, dal quale
si ritrova facilmente il punto di partenza con una risalita perpendicolare
alla parete.
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