giovedì 5 febbraio 2015

Immersione al "Cristo Silente"

L'attività subacquea lacustre, soprattutto per chi è abituato al mare, riserva molte sorprese sia dal punto di vista della tipologia delle immersioni (colori, giochi di luce, composizione del fondale e pareti completamente diversi), sia per il tipo di vita marina che si incontra.
Il sito è protetto da boe e la zona di immersione è attrezzata con sagole che consentono di effettuare percorsi lungo le pareti, anche con visibilità scarsa.
Il fondale da un lato è caratterizzato da pendii, rocce e distese di alghe a bassa profondità (3/15 metri), dove è facile incontrare lucci, persici e grossi cavedani. Dall'altra parte, e più in basso, si trovano pareti molto suggestive, che in alcuni punti sono interrotte da terrazze ed in altri si perdono nel vuoto, in profondità.
                                         


L'immersione è facile e divertente, e offre diverse soluzioni adatte a tutti i livelli. Particolare attenzione merita la suggestiva statua in metallo alta più di 3 metri che rappresenta il Cristo degli abissi, a profondità -15, recentemente restaurata. Infatti si è svolta, sabato 7 novembre, la cerimonia di riposizionamento nelle acque del Lago di Garda del “Cristo Silente”, la grande statua in ferro realizzata negli anni Sessanta dall'artista rivano Germano Alberti, collocata nel 1970 a 18 metri di profondità, a Porto San Nicolò, e recentemente recuperata dopo un intervento di restauro. Il programma ha previsto, a Porto San Nicolò, la Messa, quindi il saluto del sindaco Claudio Molinari e delle autorità e il riposizionamento della statua, con rinfresco finale. La cerimonia, organizzata dal Gruppo Sommozzatori Riva del Garda e patrocinata dal Comune, è proseguita nel pomeriggio con il convegno scientifico “A qualcuno piace (più) caldo. Organismi marini e fenomeni indicatori di cambiamento climatico lungo le nostre coste”.

La statua è facilmente raggiungibile grazie a una cima guida dal punto di entrata o dalla boa posta sulla sua verticale; dal Cristo si diramano poi due cime, che portano rispettivamente a 27 e 40 metri di profondità, attraversando varie e interessanti conformazioni rocciose e anfratti riportandoci poi su un basamento posto a 20 metri, dal quale si ritrova facilmente il punto di partenza con una risalita perpendicolare alla parete.

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